Il PTCM dispone di due spazi recentemente ristrutturati, uno collocato nei pressi del prestigioso Palazzo Chigi Albani (denominato le scuderie di Palazzo Chigi Albani) e l’altro in alcuni locali sottostanti il Palazzo Comunale, destinati al museo civico e territoriale.

La sua missione è di costituire

· Una sede di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale interpretato come specchio dell’eredità culturale della comunità locale, un recupero dell’identità culturale. Una sorta di bilanciamento rispetto al fenomeno di omogeneizzazione e globalizzazione culturale operata dalla rete

· Un presidio di tutela attiva del territorio

· Un centro di riflessione sul ruolo del patrimonio culturale nello sviluppo locale

Nella fase iniziale, fino al 31 marzo 2014, data dell’inaugurazione del primo nucleo del PTCM, le scuderie di Palazzo Chigi Albani con l’apertura al pubblico della pinacoteca comunale “Lucio Ranucci “, si è trattato, dopo preliminari e accurati lavori di pulizia, di progettare l’allestimento degli spazi, di acquistare e montare espositori, di fare traslochi e spostamenti di materiali e di collocare, per l’esposizione e la fruizione pubblica, negli spazi delle scuderie di Palazzo Chigi le due pregiate collezioni che ne costituiscono il patrimonio:

a) la collezione di quadri del pittore Lucio Ranucci (indiscusso artista di statura internazionale e uno protagonista dell’arte del secolo scorso) è valorizzata con l’esposizione permanente negli spazi dedicati denominati *Pinacoteca Comunale Lucio Ranucci* fu donata dall’artista al Comune nell’anno 2001 e fu ricoverata provvisoriamente in una stanza del Castello Orsini, e quindi non aveva trovato ancora una degna collocazione , prima del 2014 .
b) la donazione Valentini , una collezione unica consistente in un notevole quantitativo di carte geografiche antiche, stampe e libri, è ospitata come fondo unico e indivisibile presso le scuderie del Palazzo Chigi Albani nei locali denominati Centro Documentale Tusciae Res. La collezione è un unicum di per sé e costituisce un monumento alla storia, alla vita, alla cultura del territorio della Tuscia.

Questa localizzazione per il fondo Valentini è stata individuata all’interno di un più ampio progetto di polo espositivo delle emergenze culturali, archeologiche e artistiche del territorio.

Al di là del valore dei singoli pezzi la collezione è un unicum di per sé prezioso e costituisce un monumento alla storia alla vita e alla cultura del territorio della provincia.

Ai due benemeriti Lucio Ranucci e Mario Valentini è stata conferita la cittadinanza onoraria dal Consiglio Comunale, quale atto di riconoscenza per l’affetto che hanno dimostrato alla comunità di Soriano attraverso le loro prodigali donazioni, che arricchiscono il nostro patrimonio culturale.

Il collezionista Mario Valentini con una lettera del 31 gennaio 2012 , facendo cenno ai numerosi eventi organizzati in collaborazione con l’Associazione Soriano Terzo Millennio onlus, di cui è socio, che hanno valorizzato le sue svariate collezioni manifesta l’ intenzione di donare la serie di cartografie e libri antichi che illustrano e descrivono il nostro territorio suggerendo come collocazione le scuderie del palazzo Chigi Albani, che erano ancora in fase di ristrutturazione. E suggerendo di creare un polo didattico museale di riferimento per il territorio della provincia.

Questa sede è già prestigiosa di per sé. Si tratta di un edificio monumentale, contiguo alla terrazza di ingresso di Palazzo Chigi Albani, con le fontane e i gruppi scultorei della Fonte Papacqua, di recente restaurati e restituiti all’antico splendore. Forse non tutti sanno che proprio in quelle stanze nacque nel 1844 da Anacleto Monaci, romano, e da Rosa Pannunzi, nativa di Soriano, il celebre filologo Ernesto Monaci, che ebbe come allievo Luigi Pirandello al quale probabilmente fece conoscere Soriano.

La sede del Centro Documentale, non distante dalla sede della biblioteca, consente la sistemazione del materiale in una collocazione ideale per la conservazione, la custodia in locali allarmati, la catalogazione e la digitalizzazione, l’esposizione ciclica e la consultazione.

Un centro per la ricerca a disposizione di studiosi e appassionati di storia locale provinciale, per la didattica, ma anche per la ideazione e la divulgazione di una nuova conoscenza da mettere in rete, con la creazione di nuovi percorsi turistico- culturali virtuali e non. In un futuro non troppo lontano abbiamo in animo di creare un portale dedicato a cultura e promozione di un territorio più ampio di quello comunale.

Un progetto di ampio livello culturale che ha a che fare con la memoria e l'eredità culturale del territorio.